NOBODY

NOBODY

“NoBody” è un’installazione teatrale realizzata dalla Compagnia FavolaFolle, in collaborazione con l’Associazione Lule Onlus, sul fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale. Un percorso della durata di 40 minuti per un massimo di 20 spettatori. Durante il week end di rappresentazione è possibile visitare l’installazione ogni ora, il sabato dalle 17.00 alle 22.00 e la domenica dalle 10.00 alle 19.00

“Nobody” offre un’esperienza immersiva sul tema, un viaggio sensoriale che invita il pubblico a guardare oltre il velo dell’apparenza, prendendo coscienza in maniera immediata ed epidermica degli aspetti più oscuri del fenomeno. In una dinamica di prossimità tra performers e pubblico che innesca meccanismi relazionali con lo scopo di combattere l’ipocrisia e le barriere sovrastrutturali che affollano le discussioni sul tema

APPROFONDIMENTI

Quello che che abbiamo fatto è cercare sensibilizzare la società civile sul tema oggetto del progetto, ponendo l’attenzione sugli aspetti umani più che su quelli politico-legali. Siamo convinti che l’ignoranza diffusa sul tema della tratta di esseri umani al fine dello sfruttamento sessuale, sia una delle cause più importanti di propagazione del fenomeno ed è quindi la conoscenza delle dinamiche ad esso legate, il punto di partenza di ogni campagna di sensibilizzazione. Non basta però la divulgazione di informazioni, ma è necessario passare attraverso campagne di comunicazione che si occupino di offrire ai propri destinatari, un’esperienza diretta del fenomeno. Quando si trattano temi così delicati è però impossibile fornire esperienze dirette al pubblico e si rende pertanto necessario un filtro artistico che noi abbiamo identificato nel “viaggio sensoriale”.

Lo scopo dell’installazione è dunque costringere il pubblico a fare i conti con il fenomeno nella sua interezza, costringendo tutti a vedere, oltre il velo di apparenza, le proprie responsabilità e quindi a innescare azioni correttive dei propri comportamenti: un’esperienza che porta infatti lo spettatore a prendere coscienza che la donna che spesso scorge ai margini della strada non è libera, ma può essere vittima di sfruttamento, violenza e tratta. Intendiamo facilitare questo percorso di presa di coscienza collettiva affrontando il tema in maniera schietta e diretta, con azioni e immagini, anche dirompenti, che abbiano sempre come punto di riferimento l’abbattimento delle barriere sovrastrutturali che costruiscono alibi ad ogni membro della società civile, che si sente giustificato a non informarsi sul tema o peggio ancora “a girarsi dall’altra parte”, come se non sapere o vedere le cose nella loro complessità fosse un buon motivo per non farsi carico di un problema umanitario che riguarda ogni società civile del pianeta.

Ci aspettiamo che all’uscita dalla nostra installazione questi alibi siano, almeno in parte rimossi, che l’esperienza che abbiamo fatto ci motivi a compiere azioni dirette o a farci promotori a nostra volta di una campagna di sensibilizzazione di massa, che impedisca ai singoli soggetti di celarsi dietro ai consueti muri d’ipocrisia che affollano le discussioni sul tema.

PERFORMERS:

  • Viola Branco
  • Giada Catone
  • Dalila Cozzolino
  • Chiara Crovetto
  • Francesca Leoni
  • Ilaria Nadin

TESTI: Carlo Compare e Dalila Cozzolino

REGIA: Carlo Compare

COREOGRAFIE: Giada Catone

MUSICHE ORIGINALI: Francesco Crovetto/Monzoa Studio

ORGANIZZAZIONE: Oriana Scialino e Matteo Sala

ALLESTIMENTO: Salvatore Fiorini/Teatro Pane e Mate

PRODUZIONE: Compagnia FavolaFolle e Lule Onlus

 

Con il contributo di Fondazione Ticino Olona e  Dipartimento per le pari opportunità

Con il sostegno di Progetto “Mettiamo le ali – dall’emersione all’integrazione” 

 

 

“Rappresentazione toccante, è riuscita a non risultare eccessiva nonostante la tematica fosse particolarmente forte. Complimenti alle attrici, davvero splendide, e al regista, che ha saputo creare una scenografia essenziale ma comunicativa ed un’atmosfera evocativa. L’impatto è sicuramente forte, comunque la tematica viene presentata in un modo molto più immediato ed efficace che in una semplice conferenza. Rinnovo i complimenti a tutti e ringrazio per l’esperienza”

Ottavia

 

“Sono rimasta profondamente colpita dalla rappresentazione “No Body”. Colpita da un’esperienza che per me è stato un vero pugno allo stomaco e che mi ha presentato i fenomeni della tratta e dello sfruttamento sessuale in modo originale e coinvolgente. I movimenti, i colori, la scenografia, le parole, le ombre, l’atmosfera pesante… tutto era curato nei minimi dettagli. L’abbattimento delle barriere fra attrici e spettatori e il coinvolgimento sensoriale sono stati molto efficaci: usciti dall’esperienza eravamo turbati, sì, ma di un turbamento che ci ha spinti a parlare di questo gravissimo fenomeno con altri. Questo spettacolo, quindi, mi ha dimostrato come il teatro sia sempre un mezzo molto efficace per parlare a tutti – e in particolare a noi giovani – ancora di più se adattato alla trasmissione di un messaggio così importante per la nostra società”

Letizia

SPAZIO

  • Spazio minimo di rappresentazione: 200 mq (somma degli spazi a disposizione)
  • Altezza minima degli spazi 270 cm
  • Portata elettrica dello spazio: non inferiore a 3 Kw

 

MATERIALE TECNICO DI ALLESTIMENTO

Illuminazione

  • N° 2 PC 500 w con bandiere e porta gelatine
  • N° 8 PAR LED 18X15w RGBW
  • N° 4 SUPERLUCCIOLE 75 w
  • N° 1 DIMMER 6 canali, 2 kw per canale
  • N° 1 MIXER LUCI 24|48 canali con possibilità di memorizzazione scene

Audio

  • N° 1 ciabatta microfonica 12:6
  • N° 1 mixer 16 canali FX integrati
  • N° 6 casse attive 300 w

 

NOTE: Oltre all’attrezzatura elencata, sarà presente tutto il materiale scenografico necessario alla realizzazione dell’installazione teatrale, che varierà a seconda delle condizioni specifiche di ogni spazio.

Project details